Componenti e Sistemi Elettronici
Il Laboratorio TIMAS di Portici, studia, sviluppa e applica materiali, dispositivi e sistemi a base organica, polimerica e ibrida organica-inorganica, impiegando tecniche e processi di lavorazione sostenibili.
L’obiettivo della sostenibilità ambientale ed energetica viene perseguito nei vari aspetti del ciclo di vita dei dispositivi, attraverso la sostituzione di materiali critici, rari e/o preziosi nella loro struttura e durante la loro preparazione, ponendo particolare attenzione all’elaborazione ed al perfezionamento delle tecnologie di processo, anche impiegando un design di dispositivi e circuiti incentrato verso lo sviluppo di sistemi ad alta efficienza.
Minor uso di materiali critici significa minor bisogno di materie prime difficili da ottenere, e quindi minore necessità di risorse naturali. Le tecnologie di processo impiegate includono metodologie di deposizione da soluzione quali anche la stampa, le cui tecniche, prevalentemente di natura additiva, permettono l’impiego delle quantità di materiali strettamente necessarie al buon funzionamento dei dispositivi riducendo, così, sprechi e scarti.
Inoltre, la stampa risulta applicabile più direttamente a substrati flessibili quali plastica, metallo sottile e carta (anche in forma di nastro continuo), per ottenere dispositivi e sistemi leggeri e poco ingombranti che possono venire integrati in strutture di forme qualsiasi.
Infine, sistemi efficienti permettono di diminuire l’energia necessaria al loro funzionamento, con la possibilità di utilizzare sorgenti di energia più piccole. Tale approccio generale permette quindi di ridurre l’impatto ambientale della fase di produzione, di impiegare meglio l’energia e di facilitare il recupero ed il riciclo dei materiali a fine vita.
Le ricerche svolte si inseriscono principalmente nel settore dell’elettronica organica e delle sue applicazioni, e riguardano, in particolare, lo studio di sorgenti luminose OLED (organic light-emitting diode), celle fotovoltaiche OPV (organic photovoltaics), fotodiodi OPD (organic photodiode), transistori ad effetto di campo, dispositivi ibridi (nanometrici e/o micrometrici e/o macroscopici, che utilizzano materiali compositi e/o misti organico/inorganico) ed etichette (tag) RFID passive, rese sensibili ad agenti fisici o chimici introducendo marcatori nel loro spettro elettromagnetico che riducono le possibilità di contraffazione (identità).